venerdì 21 giugno 2019

Spugna Konjac, per una pulizia del viso naturale

La spugna konjac è un vero alleato per la bellezza della pelle. Morbida e porosa, è un esfoliante delicato e stimola la microcircolazione. Come usarla al meglio?

Completamente vegetale, la spugna konjac ha in genere l’aspetto di una mezza sfera, ma si trova anche sotto altre forme; le dimensioni sono diverse a seconda che sia stata pensata per il viso o per il corpo; esiste di vari colori, a cui corrisponde, in genere, una diversa indicazione di utilizzo. 

Completamente biodegradabile, è un prodotto assolutamente green. Il konjac è un tubero di origine asiatica ed è proprio da lì che viene questo utilissimo strumento di bellezza.

Spugna Konjac: a cosa serve e quali sono i benefici 
Esistono diversi tipi di spugne konjac, alcune delle quali arricchite di ingredienti quali carbone o argille, con lo scopo di apportare il massimo beneficio possibile in base al tipo di pelle. Una volta bagnata, la spugna konjac risulta morbida, delicata e porosa. Le sue caratteristiche la rendono adatta a soddisfare le esigenze di diversi tipi di pelle. In particolare è indicata per le pelli sensibili e delicate, in quanto deterge ed esfolia la cute senza risultare mai aggressiva, e per le pelli impure, miste e/o acneiche, in quanto favorisce una profonda pulizia, senza irritare. 
La spugna konjac si utilizza soprattutto sul viso, ma esistono in commercio anche formati più grandi, da usare sul resto del corpo. È alcalina e aiuta a bilanciare il pH cutaneo. Contiene vitamine, minerali, acidi grassi e altre sostanze utili al benessere e alla bellezza della pelle. 

Come usare correttamente la spugna konjac 
La spugna konjac va utilizzata seguendo un movimento rotatorio per favorire la riattivazione del microcircolo e stimolare la rigenerazione cellulare, consentendo, inoltre, di riossigenare la cute. L’effetto esfoliante che si ottiene è lieve, ma comunque benefico. La spugna konjac viene in genere utilizzata solo con acqua, in quanto è efficace anche senza alcun prodotto. Nulla vieta, però, di associarla a un detergente; in tal caso è consigliabile usarne solo un piccolo quantitativo; la spugna konjac, infatti, è particolarmente efficace nella distribuzione dei detergenti ed è molto schiumogena, con il vantaggio di far risparmiare un bel po’ di prodotto. In ogni caso, va utilizzata dopo aver struccato il viso. Nonostante sia piuttosto delicata, non va applicata sul contorno occhi e non bisogna sfregare troppo sulle zone particolarmente colpite dall’acne. È un prodotto adatto all’uso quotidiano.

A ogni colore corrisponde un’indicazione diversa:

La spugna konjac bianca
è adatta a tutti i tipi di pelle, anche la più delicata. Si può usare pure sui bambini. 
La rosa 
contiene argilla di questo colore ed è consigliata per pelle secca e sensibile. 
La verde 
contiene argilla verde ed è dunque indicata sulla pelle mista, grassa e/o a tendenza acneica; esiste anche una versione verde arricchita con menta piperita, rinfrescante, illuminante e tonificante, per pelle mista. Sempre di colore verde, è anche la spugna konjac arricchita con aloe vera, indicata per tutti i tipi di pelle. 
La viola 
è arricchita con lavanda e ha un’azione lenitiva. 
La rossa 
è la versione più indicata per le pelli mature; contiene, infatti, ossido di ferro e stimola particolarmente la rigenerazione cutanea. 
La nera 
contiene carbone di bambù, ed è consigliata, invece, per la pelle giovane, a tendenza acneica. Ha un’azione sebo-regolatrice e aiuta a liberarsi dai batteri responsabili dell’acne. 
La gialla 
è al limone ed è adatta alla pelle con pori dilatati e piccole imperfezioni. 

La spugna konjac, dicevamo, è morbida. In realtà, al momento dell’acquisto non è sempre così. Se non è venduta imbevuta di acqua distillata, si presenta, infatti, dura e ruvida al tatto; in tal caso, è sufficiente immergerla in acqua tiepida per circa 5 minuti. Una volta asciutta torna sempre dura e, dunque, va in ogni caso bagnata prima dell’uso.

Fonte: Viversano